GLASS studio è stato incaricato dal GAL Patavino di curare, per il 2017/2018, l’attività dell’ufficio stampa del turismo sostenibile destinata alla promozione dell’informazione turistica sostenibile del territorio dei Colli Euganei e della Bassa Padovana finalizzata a una comunicazione unitaria, condivisa e coordinata del territorio.
Presentate mercoledì 28 febbraio in conferenza stampa a Monselice le nuove azioni attivate dal GAL Patavino per lo sviluppo del turismo sostenibile dell’area Colli Euganei e Bassa Padovana.
Un progetto nato per rispondere alle istanze del territorio nell’ottica della valorizzazione turistica rurale, sulla base delle opportunità che il Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale FEASR consente alle aree svantaggiate e con il sostegno importante della Fondazione Cariparo.
Tre i nuovi interventi presentati alla stampa questa mattina alla presenza del Direttore del GAL Patavino, Giuseppina Botti, e dei soggetti incaricati per i singoli servizi: la Banca ore delle guide turistiche, i tre modelli di turismo scolastico e lo Sportello degli educational tour.
Nuovo itinerario alla scoperta dei territori a sud della provincia di Padova che, con l’arrivo della primavera e dell’estate, rivelano tutto il proprio fascino: l’incredibile ricchezza del paesaggio dei Colli Euganei si manifesta in tutta la sua bellezza, mentre la pianura torna a riempirsi di colori vivaci e profumi.
I Colli Euganei e la Bassa Padovana sono la meta ideale per chi ama viaggiare al di fuori dei circuiti turistici di massa, per conoscere luoghi meno conosciuti, godere di un tempo più dilatato e rilassato e scoprire il territorio rispettandolo, i suoi abitanti, il paesaggio, l’arte, la storia, la cultura e le tradizioni.
Itinerari a piedi e in bicicletta
Partiamo, quindi, dai Colli Euganei e dal ricchissimo patrimonio paesaggistico che caratterizza questi rilievi di origine vulcanica che si stagliano nel cuore della pianura veneta. Per chi ama le passeggiate a piedi e per gli appassionati di mountain bike, il Parco regionale de Colli Euganei offre numerosissime possibilità con una ricca e articolata rete di sentieri che portano alla scoperta di alcuni degli angoli più suggestivi di quest’area. Per chi preferisce, invece, le passeggiate in bicicletta l’Anello dei Colli Euganei, che compie l’intero giro del sistema collinare euganeo, e il tratto di Anello delle città murate, che attraversa, invece la Bassa Padovana, tra Montagnana e Merlara, costituiscono due itinerari ricchi di punti di interesse storico-artistico, architettonico e naturalistico.
L’Anello dei Colli Euganei, prevalentemente pianeggiante, è un percorso adatto a tutti che permette di attraversare e ammirare i sublimi paesaggi collinari del Parco, partendo da Montegrotto Terme, antico sito termale dove, secondo le fonti archeologiche, era situato l’antico santuario lacustre già frequentato tra la fine dell’VIII e il III secolo a.C. Prima di montare in sella, infatti, si consiglia una visita alla cittadina termale e, in particolare, al Parco Archeologico delle Terme Euganee dove è possibile ammirare le rovine di una lussuosa villa edifica all’inizio del I sec. d.C. e quelle di un ampio complesso termale – costruito nella seconda metà del I secolo a.C. – composto da tre grandi piscine servite da un sistema di canali e di drenaggio dell’acqua, un piccolo teatro, un edificio con una vasca centrale circolare e absidi laterali e altre strutture complementari.
Imboccato, quindi, l’anello ciclabile, lungo il percorso si incontrano numerosi punti di interesse tra cui numerose Ville venete: in primis Villa Draghi, sempre a Montegrotto, con il suo stile eclettico tipico del territorio euganeo nell’Ottocento, con richiami all’architettura gotica lagunare e contaminazioni medievaleggianti, il Castello del Catajo antica dimora degli Obizzi e Villa Selvatico – entrambe a Battaglia Terme – e Villa Emo, nel comune di Monselice, con il suo splendido giardino all’italiana. Facendo un passo indietro, a Battaglia Terme merita una visita il Museo della Navigazione Fluviale, davvero unico nel suo genere, che racconta l’attività dei cosiddetti “barcari”, marinai esperti della navigazione fluviale, che con le loro barche trasportavano i “masegni”, blocchi di trachite, e le granaglie provenienti dall’area euganea verso i porti veneziani e lagunari. Una volta ripartiti e arrivati a Monselice, una piccola deviazione a piedi permette di godere della vicina passeggiata del Santuario Giubilare delle Sette Chiese – il più importante complesso monumentale religioso della cittadina – che sale a Villa Duodo, sovrastata dalla rocca medioevale. Ripresa la strada e attraversato il centro storico di Este, l’anello prosegue verso Cinto Euganeo, dove si incontra il Museo geopaleontologico Cava Bomba, un altro interessante museo sito in una ex-fornace utilizzata nell’800 per l’estrazione e la produzione della calce, che testimonia della fiorente attività tipica del territorio dei Colli Euganei del passato, e il caratteristico borgo di Vo’ Vecchio dove la cinquecentesca Villa Contarini Giovanelli Venier – edificata alla fine del ‘500 e oggetto di un recente restauro che l’ha riportata al suo antico splendore – ospita il Museo del Paesaggio, con una ricca esposizione di copie di antiche mappe del territorio, e il Luogo della Memoria della Shoah che conserva la memoria degli internati ebrei delle province di Padova e Rovigo che furono qui reclusi tra il 1943 e il 1944.
Ritornando sui nostri passi, riguadagniamo idealmente la città di Este per raggiungere la città di Montagnana e percorrere un tratto dell’Anello delle città murate, abbandonando l’area collinare e immergendoci nei colori della campagna, lungo un itinerario dalla forte valenza paesaggistico-ambientale, che connette tra loro le maggiori emergenze storico-architettoniche presenti nell’ambito della Bassa Padovana ai confini sud-ovest della provincia. Dopo una sosta nella splendida città murata e una visita ai numerosi siti di interesse presenti – in primis le Mura di Cinta e il Vallo esterno, ma anche Castel San Zeno, il Mastio di Ezzelino, la Rocca degli Alberi e il Duomo di Santa Maria Assunta che custodisce alcuni capolavori tra cui una pala dell’altare maggiore di Paolo Veronese e due affreschi attribuiti al Giorgione – il nostro percorso riprende lungo argini e canali per arrivare a Urbana e all’ex Monastero di San Salvaro – un tempo importante tappa nelle rotte percorse dai pellegrini provenienti da Venezia e diretti a Santiago de Compostela – che ospita oggi un piccolo ma interessante Museo delle Antiche Vie e un ostello. Ripartendo, si intercetta il fiume Fratta, il cui argine sinistro, asfaltato e poco trafficato, è il percorso da seguire per raggiungere, nel comune di Megliadino San Vitale, l’Idrovora Vampadore, costruita nel 1880, che si segnala per la bellezza dell’edificio e per la superba perfezione ingegneristica dei suoi canali, e, successivamente, l’antico nodo idraulico del Ponte delle Tre Canne, nel comune di Vighizzolo d’Este, realizzato intorno al 1563 dal Magistrato alle acque della Repubblica di Venezia al fine di bonificare il “Lago di Vighizzolo”, un’ampia superficie d’acqua che occupava tutta l’area circostante.
Ma come ricordano i numerosi luoghi di culto e monasteri presenti in questi territori – l’Abbazia Benedettina Santa Maria Assunta di Praglia, l’Abbazia di Santa Maria delle Carceri, l’ex Monastero di San Salvaro – la Bassa Padovana e i Colli Euganei sono stati percorsi nei secoli da numerose anche da numerose vie di pellegrinaggio, oggi valorizzate da progetti volti al recupero della storia e delle tradizioni ad essi connessi. Ne è un esempio il progetto Romea Strata, un tempo rotta importante percorsa da coloro che partivano dall’Europa centro orientale e dai Balcani per dirigersi verso Roma e Gerusalemme, un cui tratto – la Romea Annia – attraversa diversi comuni dell’area.
Visite guidate progetto #daiColliall’Adige
A partire dal mese di marzo, sempre nell’ambito del progetto #daiColliallAdige è attivo un servizio di visite guidate gratuite che, ogni settimana, toccano alcuni dei luoghi più belli del territorio: un ricco calendario di appuntamenti aperti al pubblico – tra visite, escursioni a piedi e itinerari cicloturistici – per scoprire i Colli Euganei e la Bassa Padovana accompagnati dalle guide esperte del territorio.
Curiosità
Nell’area del progetto #daiColliall’Adige è attivo da qualche anno Pechéte – piccole orme, nel dialetto locale – un progetto di promozione territoriale promosso da alcune Amministrazioni comunali in collaborazione con gli Istituti comprensivi dell’area, con l’obiettivo di formare gli alunni delle scuole secondarie perché possano diventare un domani giovani consapevoli e fieri del proprio territorio. Il progetto per formare le giovani generazioni alla conoscenza e alla valorizzazione del patrimonio materiale e immateriale del proprio territorio, utilizza un approccio didattico ispirato al principio del “learning by doing” e si articola ogni anno in momenti di approfondimento in aula e uscite con esperti e guide turistiche.
Il progetto
#daiColliall’Adige è il nuovo sistema di promozione del turismo rurale che coinvolge 46 Comuni dell’area tra i Colli Euganei e la Bassa Padovana.
Il Progetto che s’inserisce nell’ambito del Programma di Sviluppo Locale 2014-2020 del GAL Patavino è sostenuto dal Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale (con Unione Europea, Stato, e Regione Veneto) e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo.
Il sistema di promozione #daiColliall’Adige è articolato in una serie di servizi collegati tra loro a beneficio di tutto il territorio rurale:
Scheda tecnica
Info
Gal Patavino scarl
Via S. Stefano Sup., n.38 35043 Monselice (PD)
Tel. 0429/784872 – Fax. 0429/784972
Contatti stampa
Francesca Zanardo – Glass studio
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